Sigilli a 3 ristoranti a Palermo risultati totalmente abusivi perché delle necessarie autorizzazioni all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande. L’operazione si è svolta nell’ambito di un più ampio servizio indirizzato al contrasto dell’economia sommersa effettuata, tra venerdì sera e sabato scorsi, dai finanzieri del gruppo della guardia di finanza di Palermo, in cooperazione con il personale ispettivo della locale Azienda Sanitaria Provinciale.
Ai tre locali i finanzieri sono risaliti grazie all’analisi di rischio effettuata sistematicamente mediante il monitoraggio degli elementi informativi risultanti dall’anagrafe tributaria, riscontrando in particolare che tutti e 3 i ristoranti non presentavano le previste dichiarazioni dei redditi, risultando, di fatto, evasori totali.
I tre i ristoratori, i cui locali si trovano nelle zone di Borgo Nuovo, Bellolampo e corso Calatafimi, oltre a non essere a posto con il fisco, sono risultati non in regola anche con il rispetto delle più elementari norme igienico sanitarie.
Uno dei tre esercenti, per dare alla sua trattoria una formale situazione di regolarità fiscale, aveva escogitato un ingegnoso sistema: rilasciare ai suoi clienti scontrini fiscali mediante l’utilizzo di un vecchio registratore di cassa, dismesso ma ancora funzionante, che emetteva documenti riportanti una partita iva intestata a un suo parente, riferibile ad una attività commerciale similare (somministrazione di cibo da asporto, così detto take away). Questa attività, però, era cessata da un paio di anni.
Le ispezioni dei locali, svolte congiuntamente a personale del la locale Asp, hanno permesso di rinvenire in alcune celle frigo, prive di qualunque dispositivo di controllo delle temperature, una ingente quantità di carne bovina e suina alla rinfusa, prodotti ittici e sughi vari, in cattivo stato di conservazione, che sono stati subito sottoposti a sequestro per il mancato rispetto legge che indica le prescrizioni da osservare per la conservazione degli alimenti, e del regolamento comunitario sulla obbligatoria tracciabilità dei prodotti.
Al termine delle attività ispettive sono stati sequestrati preventivamente tutti e tre i locali e segnalati alla locale Procura i tre imprenditori per avere esercitato in maniera abusiva il congelamento di alimenti, precedentemente acquistati freschi, e per aver detenuto gli stessi in condizioni igieniche scadenti ed in ambienti privi dei requisiti igienico sanitari.
Nei loro confronti a breve saranno avviati i controlli dei finanzieri del gruppo attività di verifica fiscale al fine di ricostruire i ricavi sottratti al fisco nelle rispettive attività.