La prefettura di Palermo ha disposto l’accesso agli atti al Comune di Torretta. Un ufficiale dei carabinieri, un finanziere e un dirigente di palazzo Whitaker si sono presentati in Comune per potere verificare gli atti prodotti dall’amministrazione che si è insediata dopo l’elezione del giugno 2013. A guidare l’amministrazione Salvatore Gambino.
“Si sta verificando – fanno sapere gli investigatori – se l’attività amministrativa sia stata compiuta correttamente e che non ci siano state in questi mesi infiltrazioni della criminalità organizzata”. L’accesso ai Comuni è sempre un atto che potrebbe portare allo scioglimento degli organi elettivi. Sono retti da commissari prefettizi i comuni in provincia di Palermo di Isola delle Femmine, Misilmeri, Altavilla Milicia e Polizzi Generosa. Altri due accessi sono stati decisi a Giardinello e Montelepre.
A 7 mesi dal cambio della Guardia, al Comune di Torretta torna l’accesso ispettivo per sospette infiltrazioni mafiose. In municipio, questa mattina, si sono insediati funzionari della Prefettura e ufficiali delle forze dell’ordine per verificare gli atti dell’ente locale ed accertare l’eventuale sussistenza di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività amministrativa dell’Ente.
L’operato del sindaco Salvo Gambino, sarà oggetto di approfondimenti della Commissione d’indagine che procederà, in particolare, a verificare l’eventuale sussistenza degli elementi descritti dal comma 1 dell’art. 143 del TUEL anche con riguardo alle posizioni del Segretario Comunale, dei dirigenti e dei dipendenti dell’Amministrazione Comunale.
“Ho assicurato – ha dichiarato il Sindaco Gambino – la massima disponibilità alla Commissione, nell’assoluta certezza che gli accertamenti effettuati, dimostreranno che l’amministrazione da me presieduta ha agito, pur nel pochissimo tempo intercorso dall’elezione, nella massima trasparenza e nel pieno rispetto del principio di legalita’.
Gli ispettori hanno notificato al sindaco Gambino e al segretario comunale, la disposizione dell’Ufficio Territoriale del Governo. Per insediarsi, hanno chiesto una stanza al primo cittadino che gli ha ceduto un ufficio.
L’accesso ispettivo durerà 90 giorni, mentre il sindaco, la sua giunta e il Consiglio Comunale, proseguiranno nella massima autonomia l’attività amministrativa. Saranno passate al setaccio le carte sulle gare d’appalto, le delibere, le determine e quant’altro passato tra le mani dell’attuale classe dirigente, così come già avvenuto in passato.
Nel 2004, infatti, un’analogo accesso ispettivo determino’ lo scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta allora in carica guidata dal sindaco Filippo Davi