Dall’abolizione della ex Tabella H in poi, tra gli enti che operano nel sociale in Sicilia i problemi sembrano moltiplicarsi. A fare le spese di una politica di tagli e incertezza, il Banco Alimentare della Sicilia: la Onlus convenziona circa mille enti da sei anni. Ma adesso la Fondazione Banco Alimentare dovrà dividersi una esigua fetta di finanziamenti, il 29%, con altre 7 associazioni, mentre 3 associazioni si sono accaparrate il 71%. Una decisione presa dalla Giunta regionale che non sta bene all’ente che ha presentato il ricorso al Tar della Sicilia.
Con l’abolizione della ex Tabella H, delle apposite commissione avevano ripartito le risorse per l’anno 2013 tra gli enti richiedenti. Per il sociale la palla è passata al dipartimento Famiglia: a superare la soglia dei 70 punti necessari per accedere i finanziamenti soltanto 11 associazioni che però sono state ulteriormente suddivise con la delibera n. 395/2013 della giunta Crocetta. Alla Fondazione Banco Alimentare Onlus erano andati 500 mila euro ma l’ennesimo colpo al portafoglio degli enti per i disagi sociali ha ribaltato la situazione. Senza questi finanziamenti, potrebbe essere impossibile per il Banco Alimentare distruibuire le derrate alimentari alle famiglie più indigenti.
La Onlus lancia l’allarme forte e chiaro: senza riuscire a far fronte alle richieste si potrebbe arrivare ad una chiusura di entrambi i Banchi, quello orientale e quello occidentale. Ma se la situazione dei finanziamenti era critica per il 2013 lo sarà ancora di più per il 2014: con la maxi impugnativa della Finanziaria dell’Ars, il Commissario dello Stato ha bloccato la norma di che prevedeva un milione di euro per il Banco Alimentare, decretando così un percorso sempre più complicato per l’ente e le altre associazioni.