Quantcast
Channel: Home - BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume » Edilizia privata, a Palermo al via dal 15 luglio le pratiche online
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Mafia al Comune di Altavilla Milicia Pm indagano sul Consiglio comunale

$
0
0

Altavilla Milicia trema. Il Comune appena sciolto per mafia trema perché le carte raccolte dagli investigatori nel 2013 raccontano di una lunga e costante infiltrazione di Cosa nostra tra gli organi elettivi che hanno portato “naturalmente – spiegano gli inquirenti – a tutti i passaggi che si sono susseguiti in appena una settimana”.

A finire nella graticola più che il sindaco Nino Parisi sono alcuni membri del Consiglio comunale che in questi anni avrebbe garantito il continuo e costante potere di Cosa nostra nel piccolo centro. Già perché affermano chi ha visto e raccolto le carte c’entrano poco le dichiarazioni del neo pentito Enzo Gennaro.

“Queste – aggiungono – riguarderanno caso mai un’altra inchiesta. Nulla c’entrano con lo scioglimento e con la velocità con cui questo è stato deciso. Perché sono tante e tali le prove raccolte che non è stato necessario nessun approfondimento. Nessuna nuova ispezione, Noi avevamo delle ipotesi investigative emerse nel corso dell’inchiesta Argo, ma quello che abbiamo trovato in Comune è stato anche di più”.

Tra quanti hanno investigato non puntano il dito sul sindaco. “Guardi nessuno ha messo, fino adesso, in dubbio l’integrità e la moralità del sindaco Nino Parisi, ma ci sono altre persone elette in Consiglio che hanno dato una tale accelerazione ai provvedimenti così come si sono susseguiti quasi fisiologico per quanto emerso dalle indagini. Presto sarà tutto chiaro. Il nostro lavoro sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e tutto sarà più chiaro”.

Il Consiglio dei ministri ha deciso lo scioglimento del Comune di Altavilla Milicia, come già avvenuto nel 1996. La decisione del governo, giunta su proposta del ministro degli Interni Angelino Alfano e alla presenza dell’assessore all’Economia Luca Bianchi in rappresentanza della Regione, è stata assunta “al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state riscontrate forme di ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata”.

Tutti avevano pensato che alla base del provvedimento c’erano le parole del pentito Enzo Gennaro. Ma non è così le decisioni sono state prese prima di quelle parole e sulla base dell’inchiesta Argo. Di Altavilla, del resto, si parlava già nelle intercettazioni che hanno portato all’arresto anche Gennaro e Pietro Liga, una delle persone finite in cella nel blitz di maggio, parlerebbe esplicitamente dell’appoggio a una candidata schierata a sostegno di Parisi: “Impegnato sei per queste votazioni qua alla ‘Milicia’?”, chiede a un interlocutore sconosciuto il 29 aprile.

“Eh, penso che siamo dallo stesso lato”, risponde lo sconosciuto. “Sì, ma come consiglieri?”, lo incalza Liga. Che poi aggiunge: “Vedi di aiutarmi…”. “Ah, vabbeh, a Carmelina”, risponde l’interlocutore. Il giorno dopo, Liga è più esplicito con un’altra persona: “Da Franco devi andare. E minchia stiamo facendo la guerra pure…per il sindaco Parisi”. “Non c’era… ah il sindaco Parisi? A posto!”, ribatte lo sconosciuto. Liga ribadisce: “Lui. Ormai…”. E il suo interlocutore aggiunge: “Carmelina… il cognato di Franco mio cugino è”.

Per questo la difesa del sindaco Nino Parisi che tira in ballo le dichiarazioni di Gennaro sono fuori luogo. La collaborazione del 57enne Gennaro, geometra, che ufficialmente lavorava come addetto alla sicurezza in diversi cantieri edili della zona del Bagherese, ma in realtà era l’ambasciatore di Cosa nostra nel mondo delle imprese, non c’entra nulla.

Alcuni giorni fa il Movimento 5 Stelle di Altavilla Milicia aveva chiesto le immediate dimissioni cautelative di Parisi, nonché del presidente del Consiglio comunale Carmela Lombardo. Cugina del capomafia locale Francesco Lombardo (anche lui arrestato nella medesima operazione), il suo nome era emerso in alcune intercettazioni.

Il sindaco si è sempre difeso. “Le dichiarazioni di Gennaro sono soltanto delle semplici congetture di un pentito, che non trovano alcun riscontro nelle scelte amministrative fatte. Sono solo una vittima e non ho emesso un provvedimento a vantaggio della mafia. Anzi ho revocato alcune concessioni, ho emesso provvedimenti di demolizioni di alcune case. Non mi sono mai prestato a fare gli interessi della mafia, ma solo quelli dei cittadini di Altavilla che hanno sempre apprezzato il mio lavoro. Altavilla è un paese pulito, ho risolto tanti problemi che ho trovato. Ho fatto molto per il mio paese”.

E il primo cittadino incalza. “Sono anche cittadino americano chiederò ai miei legali di annullare la mia cittadinanza italiana. Io non mi sento più cittadino italiano. Un paese giustizialista dove una persona perbene come me non può difendersi, ma deve subire provvedimenti diffamatori senza potere fare nulla. Non ho ricevuto nessun provvedimento. Ho appreso tutto dalla stampa. Ho visto arrivare i commissari in Comune senza avere notificato nulla. Sono stato trattato peggio di un delinquente e invece sono un sindaco eletto dalla maggioranza dei cittadini. Ma darò battaglia non accetto che tre dieci anni arriveranno le sentenze di assoluzione mentre la mia vita è stata irrimediabilmente distrutta”.

E mentre il sindaco parla e si sfoga nella zona del Belvedere da pochi minuti hanno fatto il loro ingresso in Comunei Commissari prefettizi che hanno già preso posto nella stanza del sindaco. I commissari sono Domenico Fichera, Rosalia Eleonora Presti e Salvatore Tartaro. La decisione presa dagli investigatori è arrivata ancora prima delle dichiarazioni del nuovo pentito Enzo Gennaro che tira in ballo il sindaco Nino Parisi.

Lo scioglimento del Comune di Altavilla Milicia è diretta conseguenza degli esiti dell’operazione Argo effettuata nel maggio del 2013. In manette finirono 22 persone delle famiglie mafiose nel comprensorio tra Villabate e Altavilla Milicia. Dalle intercettazioni i carabinieri era emerso che la mafia aveva i suoi candidati in consiglio comunale.  L’ispezione in Comune avrebbe confermato le ipotesi investigative. Atti e provvedimenti avevano favorito Cosa Nostra. Da qui la decisione di sciogliere il consiglio comunale e la giunta di Altavilla.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 13921

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>