Giudizio immediato per Faustino Giacchetto, per Francesco Riggio . E’ la strategia che la Procura di Palermo che sta accelerando i tempi per il processo sull’inchiesta Ciapi, l’ente di formazione che avrebbe distratto i fondi pubblici delle campagne di comunicazione. I magistrati stanno inviando al gip Cesare Vincenti la richiesta di giudizio immediato a carico di otto degli indagati nell’inchiesta Mala Gestio. Oltre al manager Giacchetto e all’ex presidente del Ciapi, Riggio, il giudizio immediato dovrebbe essere richiesto per la moglie di Giacchetto, Concetta Argento che si è dichiarata completamente estranea ai fatti, la segretaria del manager, Stefania Scaduto, per Domenico Di Carlo, gli ex assessori regionali, Luigi Gentile e Gianmaria Sparma.
Il giudizio immediato che salta la procedura dell’udienza preliminare davanti al gup, può essere concesso in caso di “evidenza delle prove” e con gli imputati in carcere – nel caso di concessione dell’avvio del procedimento – il dibattimento è molto più veloce per evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare che si riducono a sei mesi. Con il via libera del capo dei gip di Palermo, il processo Ciapi potrebbe cominciare già il prossimo autunno.