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Micron non torna indietro: confermati i licenziamenti collettivi

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Fumata nera, anzi nerissima. La Micron, l’azienda di semiconduttori che avviato un piano esuberi in tutto il territorio nazionale con tagli anche nella sede di Catania, ha confermato i licenziamenti collettivi già comunicato otto giorni fa.

Durante l’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico l’azienda ha infatti ribadito di volere procedere con il suo piano di ristrutturazione nonostante l’intervento dell’assessorato regionale alle attività produttiva che ha cercato di fare quadrato sulla vertenza con la collaborazione del Comune di Catania e con i sindacati.

“L’intervento dell’assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana  è arrivato con notevole ritardo”, sottolinea Luca Vecchio, vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla microelettronica, che già ieri aveva mostrato tutte le proprie perplessità sui tempi di Palazzo d’Orleans nel trattare la vertenza.

Il segretario territoriale della Cisl di Catania, Rosario Pappalardo rivela che il ministero dello Sviluppo ha chiesto all’azienda la disponibilità ad affrontare la discussione senza la presenza della procedura di mobilità, mettendo a disposizione anche la possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali alternativi alla mobilità: “Purtroppo – dice – l’azienda ha ribadito la disponibilità al confronto ma in presenza della procedura già avviata”.

“Adesso, aspettiamo di conoscere nel prossimo incontro del 21 febbraio l’esito dell’apprezzato intervento del governo nazionale presso le autorità americane. Chiediamo al governo regionale di farsi carico, con fatti concreti, del problema occupazionale”, spiega ancora Vecchio che in una nota ha ribadito come ‘Micron intende licenziare non per crisi ma per spostare le proprie attività all’estero’.

Per Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese “è importante avviare velocemente a Catania il tavolo permanente per affrontare i problemi relativi all’insieme del settore e, nello specifico, per la situazione Micron. Assieme alla Fim Cisl, continueremo le mobilitazioni e tutte le azioni di lotta a sostegno di questa delicata vertenza”.

Il confronto al ministero dello Sviluppo sul settore della microelettronica continuerà il 7 marzo con la presenza delle regioni interessate.

Uilm Catania - “Non siamo per nulla soddisfatti dell’esito dell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico in cui la Micron, a dispetto delle richieste di sindacati e rappresentanti istituzionali di Stato, Regione e Comune, ha confermato la procedura di mobilità per 128 dei 324 lavoratori dello stabilimento catanese. La multinazionale ha solo offerto la propria disponibilità al confronto per rivedere le strategie aziendali che riguardano le proprie fabbriche in Italia”.

Lo afferma il segretario provinciale Uilm Matteo Spampinato, al termine della riunione romana sulla vertenza Micron cui ha preso parte Luca Colonna per la segreteria nazionale Uilm e i delegati sindacali di Micron Catania Davide Boemi e Giuseppe Labriola.

“Restano ancora sessanta giorni di tempo – ha concluso Spampinato –  per scongiurare i licenziamenti. Il 21 febbraio, il Ministero ha riconvocato le parti. In queste settimane, intanto, si terranno riunioni sindacali in ambito locale e regionale per valutare nuove iniziative. Ribadiamo, comunque, che i risultati del tavolo ministeriale di oggi non sono positivi”.


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