L’ok dall’Ars alla norma per l’unificazione degli 11 consorzi di bonifica in due grandi punti di riferimento, uno per la Sicilia occidentale e il secondo per la Sicilia orientale non è piaciuta al Movimento 5 Stelle che ha votato contro.
A spiegarne le ragioni, è il deputato regionale grillino Francesco Cappello: “Prima di dare un colpo di scure alla cieca e chiudere dall’alto, mediante accorpamento, tutti i consorzi, il governo avrebbe fatto bene a fermarsi e a riflettere. La riduzione delle spese, infatti, o è accompagnata da un servizio efficiente, oppure si traduce in un danno per le comunità locali.
Sarebbe stato opportuno – continua il parlamentare – procedere preliminarmente ad una selezione dal basso, per verificare l’efficienza dei singoli consorzi e premiare, pertanto, i consorzi efficienti a scapito di quelli inefficienti, realizzando così una riforma meritocratica e non burocratica. “