Totò Cuffaro non aggredì Giovanni Falcone nella famigerata trasmissione ‘Samardanda’ condotta da Michele Santoro e Maurizio Costanzo nel lontano 1991. Un “errore” nel riportare la notizia da parte della stampa internazionale che viene, adesso, ammesso da un importante giornale europeo: il Daily Telegraph.
Appena ieri Cuffaro era tornato a parlare di mafia dalle colonne del Corriere della Sera
La Telegraph media group limited, società editrice del giornale sia nella sua versione cartacea che on line ha ammesso le proprie responsabilità e raggiunto un accordo di conciliazione con l’ex presidente della Regione siciliana, oggi in carcere per favoreggiamento ad un soggetto ritenuto mafioso, che aveva querelato il giornale inglese così come il leader di Iatlia dei valori Antonio Di Pietro che aveva rilasciato analoghe dichiarazioni sui giornali italiani.
“Dopo aver esaminato i documenti dell’epoca – è scritto nell’accordo di conciliazione firmato davanti alla ‘MedialawItalia’ – la testata ha disposto la cancellazione dall’archivio informativo”
L’articolo in questione era stato pubblicato sull’edizione on line del quotidiano e riportava un video tratto da youtube il cui contenuto è stato riconosciuto non attinente ai fatti. Anche un passaggio dell’articolo avrebbe avvalorato la tesi dell’aggressione verbale nei confronti di Falcone.
E’ stata proprio la frase “One of the targets of his ire was Giovanni Falcone” ad indurre il daily ad ammettere l’errore e disporre la cancellazione dell’articolo.
“I vertici della società editrice londinese – commentano gli avvocati di Cuffaro Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad’Auria – hanno mostrato una apprezzabile onestà intellettuale e, in ossequio al principio di verità, non hanno avuto alcuna remora a rivedere la posizione assunta in precedenza sul contenuto dell’intervento del nostro assistito. Cuffaro, infatti, non ha mai detto nulla contro l’eroe civile e martire della giustizia Giovanni Falcone verso il quale ha, invece, sempre manifestato grandissima stima e rispetto”.
Per analoga vicenda a fine maggio dello scorso anno Cuffaro aveva ottenuto una condanna per diffamazione nei confronti del leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro.
“Con questa conciliazione arriva l’ennesimo riconoscimento dell’infondatezza di numerose notizie circolate sul conto dell’allora governatore Cuffaro – ha aggiunto l’avvocato Ferrara – e che tanta parte hanno avuto sulla creazione di un personaggio mediatico che nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti. Ritengo che con questa vicenda la società londinese offra al mondo dell’informazione una grande lezione di civiltà e correttezza”.