Devono avere qualche informatore, perché i senza casa non sbagliano un colpo. Ancora una volta un bene confiscato in attesa di essere affidato ad un ente o un associazione viene occupato.
E in questo caso è davvero un record, perché la villetta in via Molara al numero 158 è davvero sperduta tra le campagne in una zona lontana e qualcuno deve accompagnarti per mano per raggiungerla. Eppure anche stavolta, come nell’85% dei casi (il dato è fornito dall’agenzia dei beni confiscati), la villetta confiscata a Molara è stata occupata. Sei persone sono state denunciate dai poliziotti e identificate. Avrebbero nel loro curriculum diverse occupazioni come quella di venerdì notte.
Specialisti delle occupazioni abusive. Gli occupanti abusivi sono riusciti forzare la serratura della porta d’ingresso. Attorno alle due di notte hanno avuto la visita della polizia, avvisata da qualche vicino che non gli sembrava vero che la casa chiusa da mesi fosse di nuovo abitata, soprattutto perché i nuovi inquilini avrebbero pensato di organizzare il trasloco di notte. Adesso scatterà l’iter, con la richiesta di sgombero.
L’ennesimo in lista per restituire la villa ai legittimi assegnatari. Al momento con i tempi lunghi di assegnazione e un iter tutt’altro che spedito, lo Stato sembra giocare a favore degli occupanti abusivi scientificamente indirizzati nelle villette sperdute in campagna. Paradossi a cui vuole porre rimedio il prefetto Giuseppe Caruso il direttore dell’agenzia nazionale dei beni confiscati.
In più di un’occasione il prefetto ha detto che bisogna “cambiare passo, snellire le pratiche e ‘suggerire’ miglioramenti normativi per evitare paradossi e vuoti a perdere. Come il fatto che l’85% dei beni confiscati, sono afflitti da criticità o occupazioni abusive”.