Arriva una boccata d’ossigeno per la Fondazione Mandralisca di Cefalù che gestisce l’omonimo museo, a rischio chiusura per mancanza di fondi. Una condizione aggravatasi ulteriormente a seguito dell’impugnativa della Tabella H nella quale erano stati previsti per la Fondazione 136 mila euro.
Secondo quanto deliberato con la seduta di giunta tenutasi venerdì scorso, il Comune di Cefalù verserà al Mandralisca la somma di 30 mila euro. La convenzione, che avrà la durata di un anno, verrà sottoscritta nei prossimi giorni dal presidente della Fondazione Mandralisca, Angelo Piscitello, e dalla responsabile del Settore Politiche culturali, dello Sport, dello spettacolo e sociali, Maria Fertitta.
La convenzione è relativa agli oneri di assicurazione, custodia ed esposizione della Collezione Cirincione, affidata dal Comune alla Fondazione sin dal 1933. Si tratta di oltre 140 quadri, insieme a mobili ed oggetti d’arredamento di particolare pregio collezionati dall’avvocato cefaludese Vincenzo Cirincione, che alla sua morte, avvenuta il 19 ottobre 1873, lasciò in eredità il ‘tesoretto’ artistico al Comune.
Nella convenzione viene inoltre previsto l’ingresso gratuito al museo per i residenti e gli studenti degli istituti di Cefalù. Il museo resterà aperto al pubblico sei giorni la settimana, festivi inclusi, impegnandosi a prolungare l’apertura in ore serali durante il periodo estivo e a curare il regolare funzionamento della propria Biblioteca assicurando i servizi di consultazione, lettura e prestito.
Ma la condizione finanziaria della Fondazione Mandralisca rimane assai preoccupante. Un’evidenza di fronte alla quale il Comune ha deciso di intervenire prendendo una netta posizione a difesa della sede espositiva, tra i fiori all’occhiello dell’offerta museale del Palermitano.
Già lo scorso mese, dalle pagine di BlogSicilia, il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina aveva ribadito: “Non permetterò che il Mandralisca chiuda, l’amministrazione comunale ha il dovere di farsi carico di una situazione gravissima che danneggia le famiglie degli impiegati del museo e l’intera cittadina, apportando alla stessa un danno di immagine non indifferente”.
Il Comune ha fatto quanto possibile, adesso si attendono i fondi regionali. Ma nessuno sa dire come e quando arriveranno.
“Anche in un momento di grave difficoltà economica del Comune – commenta Lapunzina – è indispensabile che la massima istituzione civica contribuisca, nei limiti delle scarse disponibilità dell’Ente, per fare in modo che la Fondazione Mandralisca possa continuare a svolgere la sua alta missione culturale. Il museo Mandralisca è il simbolo di un patrimonio culturale di altissimo valore; è metafora di ciò che le generazioni passate ci hanno trasmesso e che noi abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri figli. Sostenere una istituzione culturale come la Fondazione Mandralisca non sia una scelta ma un obbligo. Tutti noi siamo concordi nell’affermare che la cultura può essere un importante volano di sviluppo economico e per questo è importante fare in modo che ci sia una sinergia tra investimenti pubblici e fondi privati, ma proprio per questo il sostegno che solo il denaro pubblico può offrire è alla base di ogni idea di sviluppo culturale. Così come il Comune ha rispettato gli impegni presi, siamo certi che anche la Regione Siciliana farà altrettanto, assegnando nuovamente i fondi che erano stati previsti nel bilancio della Regione per l’anno 2013, poi parzialmente impugnato dal Commissario dello Stato”.
ve.fe