Li hanno visti sfrecciare a bordo di due automobili, a Librino, in prossimità dello svincolo autostradale Catania-Palermo. Messi alle strette dagli agenti della Squadra Mobile di Catania hanno confessato di essere gli autori di un assalto in tre aree di servizio tra Nicosia, Agira e Regalbuto.
In manette, con l’accusa di furto aggravato in concorso, sono finiti Giorgio Francesco Siracusa, 37 anni, Mario Buda, 35 anni (pregiudicato), Gianluca Magrì, 25 anni e Giuseppe Davide Giannitto, 38 anni.
Gli agenti della Sezione “Antidroga”, nell’ambito di servizi finalizzati alla repressione dei reati nelle zone periferiche della città, durante un controllo lungo la bretella stradale che collega l’autostrada Catania-Palermo al quartiere cittadino di Librino, hanno notato due autovetture ad alta velocità, una Fiat Grande Punto ed una Toyota Yaris, che, dopo un breve inseguimento, sono state bloccate.
All’interno della Fiat Grande Punto sono stati trovati una fiamma ossidrica completa di due bombole e arnesi per lo scasso e due radioline rice-trasmittenti (nella foto). I quattro avevano con sé mille euro con alcune banconote che presentavano segni di bruciatura.
Ipotizzando immediatamente che i quattro potessero essere i responsabili di un furto di denaro, la polizia ha ricostruito alcuni furti commessi nella zona di Enna tra Nicosia, Agira e Regalbuto dove erano state assaltate tre aree di servizio, con danneggiamento delle colonnine dei distributori di carburante self-service. Presi di mira il distributore di carburante “Esso” a Nicosia, l’aerea di servizio “Eni” ad Agira e l’area di servizio “Agip” di Regalbuto.
I quattro fermati, hanno confessato di avere forzato i predetti macchinari e, in particolare, solo dal distributore di Regalbuto, di aver rubato 860,00 euro.
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(nella foto il materiale sequestrato)