Cartolina da Palermo: non un paesaggio o un famoso monumento della città ma l’ennesimo ritratto del degrado e delle disfunzioni del servizio di raccolta rifiuti nel bel mezzo della bufera che travolge la Rap e che ha portato alla denuncia di 30 netturbini assenteisti.
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Cumuli di spazzatura di ogni tipo ai lati della strada, dai materassi ai mobili agli abiti, passando per i serbatoi di acqua dismessi e le carcasse di animali. Accade in via Giuseppe Li Bassi, nel popoloso quartiere Montegrappa-Santa Rosalia a due passi dalla cittadella universitaria di Palermo. I residenti denunciano di aver più volte segnalato al Comune la loro condizione di disagio senza alcun risultato: quando va bene infatti, viene portata via soltanto la spazzatura conferita nei cassonetti lasciando dov’è quella per strada.
In fondo a via Li Bassi campeggia una discarica abusiva dove proliferano pulci e zecche che i residenti si sono ritrovati addosso più volte. Non mancano poi i rifiuti pericolosi: da oltre due settimane appoggiate ad un muretto è possibile trovare lastre di eternit e vetro che qualcuno ha ben pensato di abbandonare lì senza prendersi cura di smaltirle nel modo corretto. Un pericolo reale per la salute e l’incolumità di quanti passano compresi centinaia di ragazzini che frequentano la scuola Scinà ubicata all’inizio della strada.
In via Giuseppe Li Bassi ci sarebbe anche uno spazio verde ma il condizionale è d’obbligo, perché di certo a nessuno dei residenti va di fare lo slalom tra la spazzatura che riferiscono essere lì da diversi mesi. Per un po’ hanno ripulito da soli, adesso chiedono al Comune di intervenire anche perché la Tares l’hanno già pagata ma per loro nulla è cambiato. Se vogliono uscire da casa sono tutt’ora costretti a turarsi il naso. La Procura di Palermo sta indagando per inquinamento ambientale, di certo non le mancheranno le prove di una condizione divenuta ormai la norma a Palermo: qui la ‘munnizza’ è sotto casa ma soprattutto di casa.