L’amministratore unico di Nuova Lampedusa Accoglienza, Roberto Di Maria ha deciso, di concerto con Legacoop Sicilia, di rassegnare le proprie dimissioni dalla società “considerato che da parte del ministero dell’Interno – dice – si è proceduto alla revoca del contratto di appalto”.
Il provvedimento era stato annunciato dal ministro Angelino Alfano subito dopo il video shock del Tg2 dei migranti costretti a spogliarsi all’aperto per il trattamento antiscabbia.
Il clima nelle ultime settimane al Centro di accoglienza dell’isola si era fatto pesante: ieri è arrivata la seconda lettera anonima di carattere intimidatorio, ‘gemella’ nella forma, di quella arrivata il 2 gennaio. Al suo interno c’era un tovagliolo sporco di una sostanza marrone.
Di Maria ha rimesso il proprio mandato all’Assemblea dei soci oggi dopo la notifica, da parte della prefettura di Agrigento, del preavviso di recesso unilaterale predisposto dal ministero.
“Avevamo sperato fino all’ultimo che da parte del ministero si manifestasse la volontà di aprire un confronto tale da predisporre di comune accordo un progetto di rilancio dell’attività di accoglienza che tenesse conto anche dei limiti e delle criticità precedenti”. Obiettivo, questo, che Legacoop continuerà a perseguire in altre forme e su cui il professore Di Maria ha confermato che continuerà a dare il suo contributo di elaborazione e consulenza alle cooperative, a cominciare dal lavoro di redazione di un report sul Cpsa di Lampedusa.
L’assemblea dei soci di Nuova Lampedusa Accoglienza ha provveduto a nominare come nuovo amministratore unico il dottor Giovanni Ammendolia, presidente della coop Azione Sociale con un passato di dirigente sindacale della Cisl e da sempre impegnato nel mondo della cooperazione sociale.