“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. Le parole di Peppino Impastato, un’esortazione alla bellezza della natura contro “gli orrendi palazzi” della speculazione edilizia, riecheggiano in uno spot diventato oggetto di aspre critiche sul web e non solo.
“Quel video è offensivo”, attacca Giovanni Impastato, fratello del militante antimafia siciliano ucciso da Cosa Nostra il 9 maggio 1978. “Peppino era contro il consumismo, non può essere utilizzato per una pubblicità che invita ad acquistare qualcosa”. I 31 secondi in questione, infatti, sono un vero e proprio spot pubblicitario per una linea di occhiali di un’azienda di occhiali della provincia di Como.
Duri gli attacchi dal mondo social nei confronti della “Glassing”, il cui spot continua ad apparire sugli schermi di tv e pc e che una petizione online chiede ora di ritirare, unendosi così alla richiesta di Giovanni Impastato.
Il direttore creativo dell’agenzia ha replicato alle accuse definendo la propria una “azione dal grande valore civile”: “Con la nostra iniziativa – ha affermato Pasquale Diaferia – abbiamo voluto rilanciare le idee e le parole di Peppino Impastato, che troppo spesso vengono dimenticate nella nostra società”.