Rapina ai danni del Bar Massaro a Palermo. In due ieri sera sono entrati all’interno dell’esercizio commerciale e hanno puntato la pistola al cassiere facendosi consegnare l’incasso. Il bottino è ancora da quantificare.
E’ il sesto colpo che subisce la nota pasticceria. L’ultima appena due mesi fa. Lunga la serie si rapine negli ultimi giorni nel Palermitano: oggi è toccato anche a un supermercato Sigma, mentre sabato a una salumeria di Trappeto e a Terrasini nel giro di tre giorni è stata rapinata una posta privata e un punto Snai.
“Stamattina, poche ore dopo l’ultima di una lunga serie di rapine subìte nel mio bar, dai miei ragazzi, – dice Francesco Massaro titolare del bar – alzandomi dal letto ho cercato per l’ennesima volta – e ogni volta lo cerco con un’angoscia sempre maggiore, sempre crescente – un buon motivo per vestirmi, uscire di casa e affrontare la quotidiana guerra che il mio lavoro mi impone, un buon motivo che mi instilli grinta e coraggio, che mi imponga di non gettare la spugna, un buon motivo per pagare mese dopo mese trenta stipendi e preparare il Natale, il mese più importante per un’azienda come la mia, con la concentrazione necessaria”.
“Il fatto è che quel buon motivo non lo trovo, non riesco più a trovarlo, – aggiunge Francesco Massaro – ma stamattina, per la prima volta in vita mia, con una sorpresa che non esiterei a definire gioiosa, ho salutato questa novità, questo scoramento, come una sorta di benedizione, di segnale divino, come un colpo di fortuna da maneggiare con cura, con saggezza quasi, come un’inattesa e benvenuta deresponsabilizzazione psicologica che ti chiede, ti impone quasi, di fare la scelta che in fondo al tuo cuore hai sempre desiderato”.