Per smerciare la droga, cocaina e marijuana e non essere scoperti utilizzavano delle parole in codice “coca cola”, “bastarda”, “caffè”, “dvd” o “pastiglione”. Per trasportarla si muovevano sempre a bordo di auto ‘pulite’, prese a noleggio.
Una rete ben organizzata di fornitori e spacciatori tra Catania, Mascali, Giarre, Ramacca, Taormina, Giardini Naxos e Ravenna. I giovani pusher consegnavano anche la droga a domicilio nelle discoteche di Taormina e Giardini Naxos.
I carabinieri di Giarre, in provincia di Catania, hanno arrestato sei persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, reati contro il patrimonio e per violazione delle prescrizioni alle misure di prevenzione personali. Due persone sono state denunciate. Sono state sequestrate 250 dosi di marjuana.
La piazza dello spaccio, tenuta a bada dagli investigatori tra l’inverno del 2011 e l’estate del 2012 era Piazza Idria della contrada Nunziata, zona balneare di Mascali. E’ qui che i fornitori, pusher e fiancheggiatori dello spaccio di stupefacenti si incontravano e facevano affari.
La Compagnia di Giarre, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Mascali, ha iniziato le indagini monitorando dei piccoli spacciatori del comune ionico che gravitano in Piazza Idria di contrada Nunziata, seguendone i movimenti e giungendo ai loro principali fornitori. Si documentavano, così, i rapporti tra i vari pusher della zona piazza, ma soprattutto tra questi ultimi e altri spacciatori di Giarre, Ramacca, Giardini Naxos e Taormina.
I carabinieri sono risaliti ad alcuni importanti canali di approvvigionamento di stupefacenti tra Catania ed il centro jonico di Mascali, e da questo verso le rinomate mete turistiche della Provincia di Messina tra cui Taormina e Giardini Naxos.
Grazie al monitoraggio del gruppo di contrada Nunziata di Mascali, è stato individuato Vincenzo Musumeci, 26 anni, ritenuto a capo dell’organizzazione e affiancato dai fidatissimi collaboratori nell’attività di spaccio individuati nel cittadino marocchino Oualid Laabadi, 24 anni e Riccardo Calabretta, 27 anni.
Con il ruolo di veri e propri pusher di piazza e fattorini dello stupefacente sono stati individuati Davide Catanazaro, 22 anni, Emanuele Mercurio (irreperibile) e Marco Giammona, 29 anni, che per ordine di Musumeci e dei suoi collaboratori, consegnavano le dosi anche a domicilio, spacciando nelle discoteche di Taormina e Giardini Naxos.
Musumeci e Calabretta si rifornivano di marjuana dai fratelli Cosimo (58 anni) e Orazio (51 anni) Marino con base logistica in via Pantelleria, a San Giovanni Galermo. I pusher di Mascali utilizzavano il sistema delle “staffette”: due vetture di cui di vedetta per notare la presenza delle forze dell’ordine e l’altra per effettuare carichi di circa 1 chilo di stupefacente a volta.