Le nuove opportunità per i giovani che vogliono costruire il proprio futuro grazie all’imprenditoria cooperativa. Sono state illustrate stamane in occasione del convegno “I giovani e la cooperazione” svoltosi all’Ircac di Palermo, organizzato dallo stesso Istituto regionale per il Credito alla Cooperazione e da Legacoop Sicilia.
La cooperazione quale fucina di idee imprenditoriali che operando in sinergia contribuiscono alla creazione di una struttura dinamica capace di adattarsi maggiormente alle esigenze del mercato e che gode dei vantaggi fiscali derivanti dal fatto che parte degli utili della cooperativa vengono nuovamente investiti nell’impresa.
“Da oltre 50 anni l’Ircac lavora per aiutare le cooperative – commenta Antonio Carullo, che dell’Ircac è Commissario straordinario – e ora più che mai, per rispondere alla crisi economica, dobbiamo sostenere i giovani che vogliono entrare nel mercato del lavoro. Fare impresa, nella propria Terra, con il sostegno dei nostri strumenti di credito e delle leggi regionali sarà il punto di svolta”.
Presente ai lavori anche l’assessore regionale al Bilanci, Luca Bianchi, che ha annunciato la volontà del governo regionale di favorire misure a sostegno della cooperazione.
“Anche nella finanziaria che stiamo impostando – spiega – cercheremo di dare più spazio possibile ai giovani e al tema della intrapresa economica. Anche in questa regione il sostegno al lavoro va dato non in maniera assistenzialistica ma propositiva, ovvero agevolare le start-up d’impresa”.
Bianchi aggiunge che proprio insieme a Legacoop, il governo regionale sta studiando “alcuni emendamenti da introdurre in finanziaria che rendano più facile ai giovani mettersi in proprio”. Ed indica anche i settori ritenuti più interessanti: “I beni culturali, che dovrebbero essere uno dei punti di forza della Sicilia e l’ambito dei servizi alla persona”.
Sviluppo ed occupazione, gli stessi obiettivi indicati dal Piano Giovani, che proprio ieri, l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, ha presentato a Roma ai rappresentanti del ministero del Lavoro, dello Sviluppo economico e della Commissione europea.
La posta in gioco è alta: 200 milioni di euro per i ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
“Mi sto impegnando al massimo – precisa l’assessore Scilabra – per fare in modo che sempre meno giovani vadano via dalla Sicilia. Si tratta di smantellare sistemi viziati dal gioco politico, come quello della Formazione, che per anni è servito solo a rubare soldi e accaparrarsi voti, ed avviare una vera fase di ricostruzione”.
La Priorità 5 del Piano Giovani riguarda proprio le start-up d’impresa con contributi a fondo perduto, per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali anche in forma cooperativa. “A queste nuove imprese- spiega Scilabra – daremo dai 20 mila ai 60 mila euro ma chiederemo un cofinanziamento del 25% perché riteniamo doveroso credere nei giovani ma crediamo anche che la nascita di un’impresa meriti innanzitutto la fiducia dei suoi fondatori”.