Nel 2004 una bambina di sette anni è stata trovata dai carabinieri insieme ad un novantenne che stava abusando di lei. Teatro del caso di pedofilia il comune di Castelmola, sopra Taormina. La vicenda è raccontata oggi dal quotidiano online di Messina, tempostretto.it, che ricostruisce la vicenda giudiziaria arrivata solo adesso all’incidente probatorio voluto dal pubblico ministero del Tribunale di Messina, Anna Maria Arena.
Sotto indagine, nove anni dopo la scoperta dei carabinieri, sono finiti in otto: i componenti di un intero nucleo familiare, compresi padre e madre della ragazzina. Il padre sarebbe stato l’autore delle prime molestie alla bambina e avrebbe organizzato la “vendita” della ragazza che ora ha 16 anni e si trova ospite di una comunità alloggio per ragazzi in difficoltà. Sono tutti indagati per violenza sessuale aggravata di gruppo. Oltre la ragazzina, fra le vittime si sarebbe anche il fratellino, nato con un deficit, forse dovuto alle violenze subite dalla madre durante la gravidanza.
Nel 2004 la bambina, secondo quanto riporta tempostretto.it, sarebbe stata sottratta alla famiglia ma nessun provvedimento cautelare è stato mai eseguito nei confronti degli attuali indagati. I magistrati infatti, ritenevano che il “solo” racconto della bambina, evidentemente disturbata, potesse essere smontato in fase dibattimentale.
Nel frattempo la bambina è stata affidata alle cure dei medici in una comunità alloggio e disintossicata anche dai farmaci e dalle droghe che le venivano somministrati. Quindi comincia il racconto di anni di violenza ai suoi danni, del fratellino e sembra ance di un cuginetto.
L’incidente probatorio che è stato concluso in questi giorni, si è avvalso di una perizia medica che ha confermato lo stato di disagio dovuto alle violenze. Adesso è attesa la decisione dei giudici per il rinvio a giudizio degli otto indagati fra parenti e amici del padre.