“Il mondo dello sport siciliano è in forte crisi per la totale mancanza di attenzione della politica del governo regionale. Sono decine di migliaia di operatori dello sport siciliano, società, dirigenti, tecnici ed atleti che vengono costantemente penalizzati da delle scelte sbagliate”.
Sono le parole del presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza, che a BlogSicilia ha ribadito la necessità “di dare un seguito vero all’impegno preso dal governo, sia promuovendo con celerità i bandi europei per la costruzione di nuovi impianti, che rispondano meglio alla domanda di sport, sia a dimostrare, in sede di bilancio di previsione 2014 un vero, concreto e serio riconoscimento del mondo dello sport, finanziando la legge 8, ma soprattutto le leggi 18 e 31 delle quali il governo regionale si è dimenticato assestando un colpo letale alle società sportive di vertice. Le tre leggi sullo sport vanno quindi finanziate ma soprattutto liberate da una tabella H che è fortemente penalizzante”.
Sono tante le società che hanno chiuso i battenti o sono state costrette ad abbandonare la Sicilia: “Penso alla Badminton Cinisi che ha vinto 9 scudetti di fila ed è stata costretta a trasferirsi a Bolzano o anche alla Maddalena Vision che due stagioni fa aveva ottenuto la promozione sul campo, ma ha dovuto rinunciare per mancanza di fondi. Ecco, se le cose non cambieranno la situazione non potrà che peggiorare e noi siamo pronti a bloccare i campionati”.
Il numero uno del Coni dell’Isola ribadisce l’importanza dello sport: ”Spesso viene visto dalle istituzioni solo come uno svago, ma ricordiamoci che lo sport contribuisce a diminuire drasticamente le spese sanitarie di uno stato e poi ha delle enormi finalità sociali perché consente l’ integrazione e il miglioramento della qualità di vita dei soggetti più deboli. Non c’è solo il calcio o lo sport professionistico, quello è solo una piccola parte della grande famiglia dello sport”.
Infine Giovanni Caramazza ha espresso il suo pensiero anche sulla Candidatura di Palermo a Capitale Europea dello Sport nel 2016: “Potrebbe sembrare una forzatura, perché le condizioni dei nostri impianti non sono ottime, ma abbiamo molto da offrire se pensiamo ai nostri parchi: quello della Favorita, l’Uditore e il Cassarà sono dei polmoni verdi che hanno migliorato molto il capoluogo siciliano. Ecco, se la commissione europea valuterà questo -aggiunge il presidente- ci sono buone possibilità, anche perché sono solo due le città candidate, Palermo appunto e Praga”.