“Giungono voci dai delegati provinciali e cittadini dell’area Pittella in tutta la Regione, soprattutto nella provincia di Messina e Palermo, che si stia procedendo ad una spartizione di voti a “tavolino” tra alcune aree del partito. Qualora questi fatti fossero accertati sarebbe gravissimo perché verrebbe meno la fiducia degli elettori con il partito”. Claudio Costantino, referente regionale della mozione Pittella, lancia l’accusa contro le altre aree democratiche.
Prima di lui, era stato Filippo Panarello, deputato regionale dle Pd e sostenitore dell’area Cuperlo, che ha chiesto l’annullamento dei congressi di circoli nella provincia di Messina. Adesso la corrente che sostiene l’eurodeputato Gianni Pittella non ci sta e attacca, promettendo di andare fino in fondo denunciando tutto al comitato dei garanti.
“Nello specifico – prosegue Costantino – sembrerebbe che per mantenere alcune percentuali tra i due candidati principali si stiano alterando i dati riportati in alcuni circoli territoriali e tematici. Ciò a scapito di tutti coloro che in questi giorni hanno votato, portando avanti le loro idee nelle sedi congressuali”. “L’area Pittella, che in Sicilia sta realizzando un ottimo dato rispetto alle previsioni degli altri candidati e di alcuni dirigenti del partito – conclude Costantino – rivendica fortemente il proprio risultato chiedendo legalità e trasparenza nelle operazioni congressuali. Ad ogni modo chiederemo tutti gli accertamenti agli organi del partito sulle segnalazioni ricevute, invocando la correttezza del procedimento elettorale”.
Non sembra esserci mai pace per il Partito democratico. Intanto secondo il sito YouTrend, in Sicilia il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sarebbe in vantaggio in sei province su nove. A Palermo, Trapani, Messina, Ragusa, Caltanissetta e Siracusa gli iscritti del Pd si schierano con il rottamatore. Agrigento, Enna e Catania con Gianni Cuperlo.
Ma non esistono ancora dati ufficiali. Infatti si attende l’ufficialità da via Bentivegna. Ricorsi permettendo.