Il riordino dei tribunali è più che mai necessario ma quanto stabilito dal ministero della Giustizia altro non è che “una riforma scellerata operata con criteri di tipo ragionieristico”. Non usano mezzi termini Fp-Cgil, Cisl Fp e Uil -Pa per commentare la riforma della geografia giudiziaria stabilita dal decreto legislativo 155 del 2012 e che porterà alla chiusura di alcuni tribunali anche in Sicilia.
Le 3 organizzazioni sindacali oggi hanno protestato in contemporanea davanti le Corti di Appello di Catania e Messina.
“La riforma – afferma Calogero Emanuele, segretario generale Cisl Fp Messina – doveva essere fatta tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle diverse zone. Chiediamo al ministro Cancellieri di ripensare il suo provvedimento anche nell’ottica dei disagi che ne scaturirebbero per i lavoratori, i cittadini e le imprese”.
Prioritaria la questione dell’incertezza sulle sorti dei dipendenti dei tribunali. Per i sindacati una riorganizzazione fatta con tagli lineari non produce altro effetto che allontanare lo Stato dai cittadini mentre gli interventi da mettere in atto al più presto sarebbero altri, a partire dalla digitalizzazione ed il riordino degli uffici ed una maggiore diffusione di programmi ad hoc per il controllo di gestione.
Cgil, Cisl e Uil chiedono adesso un tavolo di confronto col ministero al quale possano esporre la propria piattaforma sulla riforma della giustizia.