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Plasil sotto l’Etna “per aiutare il Catania”

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Plasil si presenta mettendo esperienza e duttilità tattica a disposizione della mister. “Per me giocare a destra o a sinistra non fa differenza, al momento penso solo al fatto che la squadra giochi al  meglio possibile”.

Il capitano della nazionale ceca spiega anche il suo trasferimento a Catania. ” Giocavo da 4 anni a Bordeaux. Aveva vinto la Coppa di Francia ed ero in cerca di esperienze  anche in un altro campionato.  Catania era  una buona opportunità e  ho scelto di venire qui, anche per aiutare la squadra”.

Impatto col campionato italiano non fortunato il suo, la sconfitta di Livorno brucia. E pure tanto. “Certamente non è stato un esordio positivo perché la squadra ha perso. Non voglio parlare adesso di cosa mi ha impressionato in  positivo o in negativo della squadra, non è questo il momento giusto. Ed in ogni caso se avessimo segnato nei primissimi minuti (il riferimento è chiaro alla clamorosa occasione di Spolli, ndr), la gara sarebbe cambiata.  L’unica cosa che voglio – chiosa Plasil – è cominciare a prendere dei punti, sin da domenica, per migliorare la classifica”.

Sul futuro di Plasil in rossazzurro, il calciatore è arrivato in prestito secco,  fa chiarezza il vice presidente Pablo Cosentino.  ”E’ un’operazione  fatta ultimo momento. Non riuscivamo a farla con un formula diversa dal prestito secco. Tutti conosciamo la qualità del giocatore e la sua esperienza, per questo più in avanti ne parleremo con lui e sarà molto importante il  suo desiderio di rimanere o meno a Catania”.

Idee chiare, umiltà e voglia di migliorare – Kingsley Boateng colpisce per la serenità e la sicurezza con le quali risponde alle domande dei cronisti, fissando immediatamente gli obiettivi stagionali . “Crescere calcisticamente e ripetere con il Catania l’annata scorsa, ci sono qualità per farlo”.  L’ex attaccante del Milan fa chiarezza anche sulla sua posizione in campo, manifestando, con le sue dichiarazioni, una maturità non comune per un ragazzo del ’94.

“Nel calcio moderno è importante adattarsi in tutti i ruoli.  Mi attendo a quello che mi chiede il mister,  cerco di mettercela tutta e di ricoprire tutti i ruoli. Con la primavera del Milan giocavo terzo in attacco, a sinistra  o a destra, mi adatto un po’ a tutto”. Entrato nel giro dell’under 21 di Gigi Di Biagio, Boateng commenta così la partitella disputata in famiglia poco prima della conferenza stampa  ”è  stato un buon allenamento per cercare di mettere in pratica quanto ci ha chiesto il mister”  e l’impatto con la Serie A “nel  calcio dei grandi cambiano ritmi ed intensità, allenandomi con gente d’esperienza posso apprendere i trucchi del mestiere”.

Riferimento esplicito a  Gonzalo Bergessio ” non potevo trovare esempio migliore. Gonzalo in allenamento, in campo in partita, ha una cattiveria agonista che noi ragazzi dobbiamo riuscire ad imparare e cercare di rubare da lui perché in ogni pallone ci mette l’anima il cuore. E’ un grande esempio per noi giovani”.

(foto Calcio Catania) 


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