Nel parterre degli ospiti, il presidente Rosario Crocetta non si è fatto mancare i nomi di grido: dal ministro Cecile Kyenge alla segretaria nazionale della Cgil, Susanna Camusso che pure aveva espresso critiche nei confronti dell’operato della giunta siciliana. A Catania, dove si svolgerà dal 19 al 22 settembre, il Megaforum del Megafono, una sorta di prima festa del Movimento sullo stile di quelle più blasonate dei partiti storici (che guarda caso si celebrano tutti fra la fine di agosto e gli inizi di settembre), Crocetta mostrerà i muscoli insomma.
Evidentemente il presidente, nonostante il veto imposto dalla commissione nazionale di garanzia del Pd e ribadito dopo la riunione del gruppo parlamentare di ieri sula “doppia militanza” del movimento del governatore, vuole rimarcare la matrice movimentista della sua creatura.
Eppure per l’organizzazione della quattro giorni di dibattiti e incontri, il leader del Megafono – esattamente come fanno i partiti strutturati – ha chiesto un contributo ai deputati iscritti. Si parla addirittura di una somma di 3000 euro che Crocetta avrebbe chiesto ai parlamentari iscritti al gruppo del Megafono all’Ars e ad alcuni assessori che evidentemente considera più vicini al movimento che al Partito democratico.
Si sa per l’organizzazione degli eventi la moneta sonante serve. Eppure il movimento del governatore, per i risultati elettorali ottenuti alle scorse politiche nazionali di febbraio – con l’elezione di un unico senatore, il democratico Beppe Lumia – ha ottenuto un rimborso di 398 mila euro. Probabilmente ancora da riscuotere e che non bastano – forse – alla vita organizzativa del Megafono. Da qui la richiesta di contributo per il Megaforum di Catania. Che avrà poi altre tappe a a Messina e Palermo.
edd